Uno spazio preso come dimostrazione di poter stravolgere il modulo della casa: dall’idea funzionale di abitazione a spazio creativo per gli artisti. Nel 1999 la Fondazione Fiumara d’Arte ha aperto alla città la casa di Piazza Stesicoro 15 a Catania. 12 stanze che ospitano la creatività di altrettanti giovani artisti catanesi.
Ogni stanza non è un’opera formale ma un pensiero vivo. Gli intenditori hanno così a disposizione un nuovo modo di fruire dell’arte, avendo l’opportunità di chiamare un giovane artista a realizzare appositamente un’opera in un suo spazio. La Casa d’Arte di piazza Stesicoro diventa così una variabile impazzita dell’essere dimora.
È una casa senza un nome ma con un concetto da esprimere: Comunicare Di-Stanze / D’Istanze D’Amore.
Un’idea estraniante, dove i catanesi possano prendere a loro volta idee sull’arte e la bellezza, perché se hanno bisogno di idee che portano pensieri rispetto alla forma c’è una possibilità in più che solo l’artista può dare.
Un nuovo modo di concepire la casa, fatta sì di stanze ma in nome di un’istanza d’amore.
La casa, non di proprietà, viene stravolta dall’essere casa, raccogliendo l’eredità del Museo Albergo Atelier sul Mare, dove l’albergo viene stravolto dall’essere tale e il pubblico fruisce dell’opera. Qui si parte dal modulo casa ed ogni stanza viene reinventata dalla creatività dell’artista.
Tutti questi passaggi rappresentano modi diversi di come l’arte contemporanea possa interagire con il proprio tempo, con la propria società. Non restare chiusa nelle gallerie o nei musei ma aperta al pubblico, il più vario possibile. Se l’arte riesce ancora a creare un rapporto di stupore, di emozione, di estasi fra l’opera e il fruitore, lì c’è un punto di contatto dello spirito.
Così si scopre che anche nei momenti più intimi, come possono essere quelli vissuti in casa, si può vivere con un rapporto di spirito. Un pensiero che può essere traslato solo dall’arte e non certo dai prodotti consumistici che riempiono le nostre case.
Le 12 stanze di Piazza Stesicoro nascono per cambiare totalmente pelle. L’anima della casa è trasformazione: la casa non vuole morire nel suo essere casa, vuole continuare ad essere pensiero. La casa, dopo l’inaugurazione, resta aperta gratuitamente a quelle associazioni che abbiano un progetto da esprimere (mostre d’arte, incontri di poesia, reading letterari, performance musicali).
Con le visite guidate mensili per le scuole cittadine la casa diventa museo contemporaneo, un luogo aperto nel pieno centro della città, dove la vita e la vivibilità quotidiana diventano fattore artistico. Così, e non con i cataloghi, l’arte diventa parte della vita quotidiana.
SUB-CORRIDOIO di Aurelio Corona
UOVO COSMICO di Lidia Rizzo
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LA STANZA DEL RITO NECESSARIO di Annalisa Furnari
ARGHEOLOGIA DI UN INTERNO di Mariacatena Vaccaro
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L'opera