Un vasto progetto d’arte, di maieutica e di affermazione dell’identità che ha visto la partecipazione di oltre 50 scuole: gli studenti, insieme ai fotografi e al personale docente, hanno lavorato sul tema della Costituzione Italiana, traducendo in immagini un articolo della Carta costituzionale a loro scelta.
La Fondazione ha coinvolto nel progetto anche venti associazioni di volontariato della città, che sono state descritte e raccontate attraverso le immagini dai bambini delle scuole, aiutati dai giovani fotografi siciliani.
A questi scatti che rivelano e sottolineano il diritto all’appartenenza e all’essere cittadini attivi e protagonisti del proprio presente e futuro, si aggiungono anche quelli realizzati da 100 bambini di Librino che, muniti di macchina fotografica e guidati dal grande maestro Reza del National Geographic, hanno raccontato la storia della loro vita e della loro famiglia.
Il percorso didattico che ha condotto alla realizzazione del vasto archivio è stato anche un’importante occasione educativa e formativa orientata all’affermazione della propria esistenza come valore universale di Bellezza. Un processo maieutico fortemente connesso allo sviluppo nei ragazzi di un senso di partecipazione sociale e civile che, partendo dal riconoscimento della propria storia sociale e familiare, li ha condotti fino alla riappropriazione consapevole della loro identità originaria.
Il materiale fotografico raccolto e “catalogato” , rappresenta un archivio socio-antropologico senza eguali che offre a decine di migliaia persone, fino ad oggi, la possibilità di affermare, attraverso i propri volti, sorrisi, impegno civile, lavorativo, familiare, il proprio Diritto alla Cittadinanza.
L'opera